giovedì 28 marzo 2024

Federica Ambrosini: "La creatività è alla base del floral design"

Abbiamo intervistato Federica Ambrosini, Floral & Event Designer di Roma, per capire quali sono i segreti dietro al suo successo nel settore del floral design.

Giovane, competente e creativa, Federica Ambrosini, si è imposta sul mercato internazionale del floral design grazie al suo stile fresco ma ricercato. Una professione legata a doppio filo alla sua adolescenza, quando Federica passava il suo tempo a disegnare, ritagliare e comporre le sue prime creazioni. Questo lato artistico l’ha spinta a conseguire la laurea in Architettura e a muovere i suoi primi passi come event planner, per poi imbattersi in quella che è sempre stata la sua vera vocazione: il floral design.

Un fulmine a ciel sereno, che le ha permesso di affinare le proprie conoscenze su questo mondo affascinante e di affermarsi grazie alle sue creazioni che oggi fanno tendenza. Una passione che Federica ha deciso di trasmettere a chi, come lei, vuole acquisire le competenze necessarie per operare nel settore del floral design, tramite l’organizzazione delle sue richiestissime Masterclass.

Floral design: parola all'esperta

D: Ciao Federica! Si è appena svolta la tua 8° Masterclass sul floral design, e, come sempre, è stata un gran successo. C’è qualcuno in particolare che ti senti di voler ringraziare? E, se sì, perché?
R: In primis, tutti quelli che hanno creduto in me e hanno scelto di investire il proprio tempo e denaro per partecipare alla mia formazione. Vorrei ringraziare anche tutti i miei fedelissimi fornitori, i miei collaboratori e l’Hotel Belmond Cipriani di Venezia, che ha amato il progetto fin dall’inizio, mettendo a disposizione i suoi meravigliosi granai. Per ultima, ma più importante, mia mamma, Paola Fantozzi, che ha seguito in modo esemplare tutta la produzione di un evento molto complesso.

D: Nonostante operi in questo campo da molti anni, le tue Masterclass registrano sempre il “tutto esaurito”: come te lo spieghi? Hai un segreto particolare?
R: Amo il mio lavoro. Ma poi, lavoro… la chiamerei più una passione. Condividere la mia passione con gli altri mi regala delle gioie indescrivibili. Credo sia questo il segreto.

Come scegliere il floral designer

D: Che cosa pensi sia fondamentale sapere per una sposa prima di parlare con un floral designer?
R: Deve aver scelto la location. Non si possono fare ipotesi di allestimento senza conoscere il luogo dove si svolgerà l’evento. Ogni allestimento deve assolutamente essere contestualizzato. È importante per noi fioristi avere almeno questa informazione al primo incontro. Tutto il resto è lavoro di fantasia e, solo dopo aver ascoltato i gusti e i desideri della coppia, si preparano delle proposte su misura.

D: Come sei abituata a sviluppare un progetto di decorazione floreale? Segui una scaletta precisa? Oppure hai un elemento di partenza su cui si basa il resto dell’organizzazione?
R: Non ho una scaletta precisa. Parto da un’idea, che generalmente nasce da un mio suggerimento, e da lì sviluppo tutto quanto. Attenzione: proporre un’idea non vuol dire suggerire un tema, anzi, nei miei lavori raramente si trova un tema. Si lavora e si progetta in base allo stile, ai colori e ai fiori della stagione.

Tecnica o creatività?

D: Nel tuo lavoro, è più importante essere molto tecnici o più creativi?
R: Assolutamente creativi, è la mia prima regola. Ai miei corsi ripeto questa cosa fino allo svenimento: la tecnica va certamente studiata, ma quando si compone, si deve usare il cuore, l’amore e il gusto. Troppa tecnica rende le composizioni fredde e senza anima.

D: Quali consigli ti sentiresti di dare a una sposa che deve scegliere la palette di colori per il suo matrimonio?
R: Esistono siti di riferimento, dove è possibile vedere i vari accostamenti di colore. A me piace molto osare con accostamenti forti, mentre per le chiese prediligo il bianco e il verde. Poi, ripeto, tutto dipende dalla location.

I social come moodboard del proprio matrimonio

D: Tu hai una presenza social molto forte e ben sviluppata: quanto pensi che possano essere utili i social media nella creazione del moodboard del proprio matrimonio?
R: Ormai il 90% delle spose si presenta al primo appuntamento con una cartella Pinterest o con degli screenshoot presi da Instagram; spesso con foto mie, fortunatamente! Ad oggi, Instagram è il più forte veicolo pubblicitario. È diventato come un secondo lavoro, ma è fondamentale per la mia attività.

D: E il tuo matrimonio? Ci pensi mai? Come te lo immagini?
R: Potrei immaginare mille cose, ma ogni giorno penso ad idee nuove e diverse. Sarebbe limitante parlarne ora… quando, e se sarà, ci penserò. Potrei dirti che ogni Masterclass per me è un matrimonio.

D: Secondo te, un matrimonio regale è ancora il sogno di ogni ragazza?
R: Per l’abito, sicuramente sì!

D: Come ti vedi tra cinque anni? E tra dieci?
R: Spero di fare ancora il mio lavoro con passione e di non aumentare il numero di eventi, ma di aumentarne la qualità. Magari tra dieci anni potrei essermi anche sposata e avere un figlio, così potrò raccontarti il mio matrimonio!

Si ringrazia Federica Ambrosini per la simpatia e la disponibilità!