Firenze Fiera S.p.A. è la società che gestisce il quartiere fieristico-congressuale fiorentino e, pertanto, le principali strutture adibite ad ospitare eventi, congressi, meeting ed esposizioni nella città di Firenze. Ne fanno parte la Fortezza da Basso, il Palazzo dei Congressi ed il Palazzo degli Affari. La società è partner principale del Firenze Convention & Visitors Bureau, società no-profit, la cui missione consiste nella promozione della destinazione Firenze a livello internazionale come sede di congressi ed eventi.
Dal 26 Luglio 2017 Firenze Fiera è guidata dal Presidente Leonardo Bassilichi. Classe 1971, ha fatto il suo ingresso nell’azienda di famiglia nel 1990, dirigendo brillantemente dal 1992 l’area marketing. Dal 2005 al 2012, in qualità di Direttore Generale, attua insieme al fratello Marco, una radicale trasformazione nell’azienda, che l’ha resa un punto di riferimento nel Business Process Outsourcing a livello nazionale. Nel giugno 2012 è stato nominato Amministratore Delegato di Bassilichi S.p.A., e da luglio 2017, con l’ingresso di Bassilichi nel gruppo ICBPI, ne è diventato Presidente. Leonardo Bassilichi è attualmente anche Presidente della Camera di Commercio di Firenze, carica che ricopre dal 10 giugno 2014 e, dal 14 luglio 2015, è anche Vice Presidente di Unioncamere Nazionale.
Tutte le novità di Firenze Fiera per il 2019
D: Presidente Bassilichi, La ringraziamo per aver accettato questa intervista. Firenze Fiera è vicina ad un grande rinnovamento, ci vuole spiegare in cosa consiste?
R: Lo scopo principale di Firenze Fiera, società posseduta principalmente da istituzioni pubbliche, non deve essere quello di macinare utili, ma essere un booster per tutta l’economia del territorio, grazie alle fiere e ai congressi, naturalmente mantenendo i conti a posto. Nell’ultimo bilancio il valore della produzione è arrivato a 15,9 milioni di euro, +5% rispetto al 2016, il margine operativo lordo è stato di 2 milioni, +3% rispetto al 2016, e nel 2018 i dati previsionali sono anche maggiori.
R: Ma la cosa più importante è che il giro d’affari indotto stimato sulla città è stato di 561 milioni di euro l’anno. Risorse che perderemmo se non mettessimo in campo il rinnovamento del quale ha giustamente parlato e che consiste nella ristrutturazione immobiliare attesa da decenni di un complesso unico al mondo e nel consolidamento delle fiere e congressi insieme allo sviluppo di nuove attività.
D: Tutte le strutture che saranno rinnovate necessiteranno di un reparto commerciale forte e capace, come intende organizzare questo aspetto?
R: Sul piano organizzativo abbiamo fatto la scelta di guardare in casa nostra e di valorizzare le competenze interne, sia perché in squadra ci sono professionisti validi, sia perché desideriamo consolidare proprio il loro rapporto con i player locali e internazionali.
R: Per quanto riguarda il settore congressuale, l’obiettivo è offrire sul mercato strutture ottimali per diversi segmenti di clientela. Nel settore fieristico, il piano strategico punta a trasformare la società in una piattaforma italiana per lo sviluppo delle eccellenze internazionali, ecosostenibili e con un elevato contenuto culturale. A questo riguardo, si sta lavorando a nuove fiere nei settori della mobilità elettrica e del food di qualità, per la cui realizzazione è prevista la messa in campo di tutta una serie di eventi e iniziative fuori salone, in linea con il trend del mercato e con le caratteristiche del quartiere fieristico, situato nel centro della città.
D: Come intendete continuare la collaborazione con i grandi PCO e DMC locali ed internazionali?
R: L’obiettivo è offrire soluzioni sempre più interessanti e attrattive per i congressi internazionali, gli eventi nazionali e corporate, ottimizzando sensibilmente il tasso di utilizzo degli spazi, che a ristrutturazione avvenuta avranno la capacità di ospitare congressi dai 500 ai 5mila partecipanti. In questo modo i grandi operatori internazionali e i player locali potranno contare su una struttura tecnologicamente all’avanguardia, altamente competitiva e modellabile secondo le proprie esigenze nel pieno centro di una città meravigliosa come Firenze.
D: Firenze è caratterizzata da importante e rinomate fiere della moda e dell’artigianato. Volete ampliare queste iniziative?
R: Per la storica Mostra dell’Artigianato stiamo facendo una vera rivoluzione: la nuova mostra, che aprirà i battenti alla Fortezza da Basso dal 24 aprile al primo maggio 2019 si chiamerà MIDA. Abbiamo abbandonato quello che molti consideravano un mercatone e ci stiamo concentrando esclusivamente sulla qualità. Obiettivo principale della nuova esposizione sarà quello di connettere le realtà creative, produttive e imprenditoriali della Toscana e non solo, coinvolgendo artigiani, designer, imprese, istituzioni e associazioni di settore.
Un passaggio indispensabile per attrarre un pubblico nuovo, più qualificato e internazionale grazie anche a un layout espositivo rivoluzionato, green e dal forte impatto scenico. Per quanto riguarda la moda, stiamo consolidando il rapporto con Pitti Immagine: è il nostro cliente più importante, il suo legame con la città sarà sempre più significativo e anche qui l’obiettivo è coinvolgere mondi sempre più ampi.
Fra le nuove iniziative, invece, è tornata in grande stile a Firenze la fiera sulle collezioni di biancheria per la casa, tessile per l’arredamento e nautica. La prima edizione della manifestazione chiamata TexStyle, si è svolta dal 2 al 4 febbraio al padiglione Cavaniglia della Fortezza da Basso ed ha colmato un tassello rimasto vuoto in questi ultimi anni nel panorama fieristico italiano, cioè un evento interamente dedicato all’eccellenza del pianeta tessile.
D: Pensa che in tutti questi progetti che ci sia spazio per i giovani? Se sì, come?
R: Non ci sarà solo spazio, ma desideriamo puntare sui giovani. Faccio solo due esempi: fra le tante novità della nuova edizione della Mostra dell’Artigianato ci sarà un padiglione riservato solo agli under 35 e alla valorizzazione delle lavorazioni dal vivo fatte anche dai giovani artigiani. E che dire di Didacta? Abbiamo portato dalla Germania il format di una fiera dedicata alla formazione e al mondo della scuola con l’obiettivo di far crescere un settore che è la base per i nostri giovani. Diceva Diogene: “le fondamenta di ogni Stato sono l’istruzione dei suoi giovani”. Ecco, noi ci sentiamo di dare il nostro piccolo contributo a questo progetto.
D: Da quanto ci dice, Firenze Fiera si sta ergendo a capofila di una rivoluzione della fiorentinità. Ha qualche auspicio particolare e qualche appello da fare alla città?
R: Innanzitutto, più che Firenze dovremo considerare la Toscana come geografia minima per la nostra azione… e poi mi piacerebbe che la Fortezza da Basso fosse vista non solo come un luogo di fiere e congressi, ma anche uno spazio vivo, a disposizione dei cittadini. Per questo in alcuni periodi dell’anno le nostre strutture saranno a servizio della città per accogliere eventi locali e far riscoprire ai cittadini la parte monumentale del quartiere.
R: A livello più generale, mi piace stimolare Firenze a diventare sempre più vivibile e internazionale. Sono stati fatti grandi passi avanti negli ultimi anni e bisogna proseguire su questa strada. Guai, ad esempio, a fermare la nuova pista dell’aeroporto e l’alta velocità ferroviaria: se così fosse, ogni nostro sforzo e investimento potrebbe diventare vano.
D: Presidente, La ringrazio nuovamente del tempo dedicatoci e Le faccio i migliori auguri per il suo lavoro.