Villa Corsini a Mezzomonte è stata concepita così come la vediamo oggi dal Principe Giovancarlo dei Medici che successivamente nel 1644 la vendette alla famiglia Corsini, la quale nei secoli ne ha mantenuti tutti i tratti distintivi. Sin da allora la villa fu concepita come un luogo deputato a ricevere, in quanto il giovane principe vi organizzava i propri ricevimenti addirittura narrati nelle cronache fiorentine del 1636. L’Architetto Don Giovanni Corsini e sua Moglie Donna Inès, da oltre 60 anni si occupano di mantenere e restaurare Villa Corsini a Mezzomonte. Nel 1966 Don Giovanni ha iniziato, insieme a suo padre, l’attività ricettiva degli eventi e grazie proprio a questa attività la villa ha trovato nuova linfa. Sin da quando Don Giovanni e Donna Inès si sono sposati, la Signora è subentrata con le sue cure al fine di mantenere un luogo storicamente ed artisticamente unico.
Architetto, come è venuta l’idea di iniziare questa attività?
Al mio ritorno dal Mozambico, nel 1960, ho dovuto fronteggiare il difficile periodo storico che ha segnato la fine della mezzadria. La Villa fino ad allora era al servizio della Fattoria di Mezzomonte, una realtà economica ben radicata sul territorio, forte della produzione di prodotti locali come olio, vino, miele e piccolo bestiame. Il mercato degli eventi in crescita in quegli stessi anni, portò delle inaspettate richieste di uso degli ambienti del piano nobile della Villa per ospitare eventi. Da quel momento io e mia moglie Donna Inès iniziammo un percorso di restauro profondo della Villa e delle sue bellezze, portandola negli anni di duro lavoro a un nuovo fasto.
Villa Corsini a Mezzomonte è una Villa Medicea passata di mano in mano a nomi eccellenti che hanno consegnato alla storia un luogo che ancora a oggi risulta magico. Cosa si prova ad essere custodi di tanta storia e tanta arte?
E’ stato un duro percorso di rinascita: nel 1996 io e Inès abbiamo deciso di riportare tutta la nostra famiglia a Mezzomonte e con l’aiuto di ogni singolo membro abbiamo lavorato duro per restaurare ogni affresco, rinnovare ogni pavimento e riportare in vita i giardini e fare tutto ciò che era in nostro potere per far tornare Villa Corsini a Mezzomonte la bellezza che il Principe Giovancarlo dei Medici aveva voluto. Vivere un posto di questo genere significa custodirlo perché le future generazioni possano goderne la bellezza, la storia e la cultura che rappresenta.
Come si fa a mantenere un modello di business funzionante in un luogo in cui la cultura è protagonista?
Valorizzando le unicità storico-artistiche del luogo, negli anni abbiamo fatto sì che queste potessero essere dei vantaggi competitivi per tutti coloro che volessero ospitare un evento a Firenze ed in Toscana. Sfruttando le funzionalità logistiche della villa, e sviluppandole, abbiamo fatto in modo che questa potesse ospitare eventi soddisfacendo tutte le esigenze di un evento ad oggi. Sviluppando una società di produzione di eventi capace di soddisfare ogni esigenza dei clienti i miei figli hanno chiuso il cerchio.
Cosa rappresenta Villa Corsini a Mezzomonte per il territorio secondo Lei?
In 85 anni della mia vita qui a Mezzomonte ho potuto vedere proprio la fase storica di cambiamento del significato della Villa di Mezzomonte per il territorio circostante. La chiusura delle attività primarie della Fattoria di Mezzomonte ha sicuramente ritracciato i rapporti che la nostra famiglia teneva con il territorio, a partire dalle famiglie che avevano il diritto della mezzadria. Oggi Villa Corsini a Mezzomonte è fonte di turismo, soprattutto internazionale, nel territorio del Chianti grazie agli eventi, e la cura dell’immenso patrimonio artistico ha fatto sì che questo luogo oggi non sia solo una location per eventi, ma anche per altri fini legati alla sua bellezza: shooting fotografici, degustazioni di prodotti tipici, visite guidate con gli storici e studiosi.
È felice di come la nuova generazione, ovvero i suoi due figli, si occupano della Proprietà?
Non abbiamo chiesto a nessuno dei nostri figli di occuparsi della proprietà, averli svincolati da questi obblighi è stata effettivamente la chiave per renderli maestri nel loro lavoro. I nostri figli hanno sempre manifestato una curiosità innata per il lavoro negli eventi, in particolare Tommaso, che ancora molto piccolo sgattaiolava per i passaggi segreti degli appartamenti per spiare gli eventi, e Lorenzo, che ha sempre avuto l’amore e un particolare attaccamento per questo luogo e per il territorio in cui si trova. Oltre ad essere abili promotori della proprietà sono anche insostituibili voci della sua storia: Corsini.Events è il frutto di anni di ricerca di persone (e non personale) in grado prima di tutto di comprendere l’unicità di tutto questo.