Una tre giorni a Firenze dedicata alla scoperta dell’opera e dei nuovi talenti per le nuove generazioni.
Cultura ed innovazione
Si è conclusa domenica 1 ottobre l’edizione WIRED NEXT FEST: un’occasione per focalizzare l’attenzione delle giovani generazioni sulla cultura dell’innovazione. La seconda edizione di Firenze ha avuto come cornice il Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio: a riprova che innovazione fa rima con cultura. Un concetto già celebrato con il New Generation Festival.
Di cosa si tratta? Non è semplicemente un altro festival importante di Firenze, ma la prima edizione italiana nella splendida cornice di Palazzo Corsini al Prato. Una tre giorni che ha scandito il concludersi dell’Estate, per riavvicinare le giovani generazioni alla musica classica, all’opera, alla lirica ed al jazz. Tutto questo grazie al supporto di Corsini.Events.
Protagonista: la musica
Il New Generation Festival di Firenze ha incantato oltre 700 ospiti internazionali, giunti appositamente per godere di un programma musicale degno dei più contemporanei festival di musica classica. Senza contare gli ospiti italiani e i più giovani amanti melomani, o anche semplicemente curiosi.
Provate ad immaginare la bellezza di partecipare come pubblico all’opera comica in due atti di Gaetano Donizetti “L’elisir d’amore”, che ha inaugurato la manifestazione con una serata di gala, nel contesto del Giardino di Palazzo Corsini al Prato. Tra champagne,cestini da pic-nic in perfetto stile Country-chic, ed il celebre vino “Elisir d’Amore” del Principe Corsini. Come non rimanere estasiati da questo nuovo modo di vivere l’opera?
Il successo del New Generation Festival
Il festival, diretto da Roger Granville in collaborazione con il brillante direttore d’orchestra Maximilian Fane e con i produttori internazionali Granville & Parham, ha riscosso un ampio successo, coinvolgendo oltre 180 addetti ai lavori. Artisti come la soprano Anush Hovhannisyan ed il tenore Khanyiso Gwenxane hanno incantato il pubblico. Così come il violino del virtuoso Charlie Siem o i costumi di Michael Howells, designer conosciuto per le sue produzioni nella moda e nel teatro.
Ancora non è terminato l’anno e già si pensa alle nuove edizioni. Quando il progetto è quello di promuovere la cultura e le nuove generazioni, non c’è premio più grande per chi coordina l’evento, di ripeterlo e rinnovarlo, con la professionalità che solo grandi artisti e talenti sanno regalare al pubblico.